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Revocazione delle disposizioni testamentarie sostituzioni escutori testamentari

Revocazione delle disposizioni testamentarie sostituzioni escutori testamentari
libro secondo: Successioni Art. 679-712

  • ISBN: 9788808159168
  • Editorial: Zanichelli Editore
  • Lugar de la edición: Bologna. Italia
  • Encuadernación: Cartoné
  • Medidas: 23 cm
  • Nº Pág.: 399
  • Idiomas: Italiano

Papel: Cartoné
91,05 €
Sin Stock. Disponible en 5/6 semanas.

Resumen

Gli istituti giuridici commentati – revocazione, sostituzioni ed esecuzione testamentaria – hanno un comune denominatore nell’autonomia privata, sub specie di autonomia testamentaria. Dal valore e dai limiti dell’autonomia testamentaria discendono i problemi applicativi e le soluzioni interpretative, che attraversano i principi fondamentali della successione mortis causa (certezza; personalità; formalismo; revocabilità).

Con la revoca di un precedente testamento, il disponente può mantenere in vita la successione testamentaria, mutando o aggiungendo disposizioni o revocando solo in parte le precedenti o ripristinando un testamento precedente a quello revocato, ma può anche dar luogo alla successione legittima, limitandosi a revocare ogni precedente disposizione testamentaria senza null’altro disporre.

La sostituzione ordinaria costituisce un momento di precipua attenzione per la scelta: il disponente ha l’occasione di perpetuare la propria scelta all’infinito (sostituzione successiva) e di modularla come meglio crede (sostituzione plurima e reciproca). Un congegno, dunque, la cui scarsa diffusione nella prassi è da attribuire alla scarsa conoscenza della sua utilità.

La sostituzione fedecommissaria ha assunto un carattere esclusivamente assistenziale a seguito della riforma del diritto di famiglia; ma l’evoluzione della giurisprudenza e i recenti interventi normativi ripropongono sotto una nuova luce le questioni sottese all’istituto: il divieto di sostituzione fedecommissaria in ogni altra ipotesi, il fedecommesso de residuo, l’attribuzione separata del diritto di usufrutto e della nuda proprietà, la clausola «si sine liberis decesserit», il divieto di alienazione, i rapporti tra fedecommesso e trust, l’applicazione all’ipotesi di amministrazione di sostegno, l’usufrutto successivo.

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